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Come è fatta la Tiroide?

La Tiroide si trova nella parte anteriore del collo, in posizione centrale. La forma della tiroide è simile a quella di una farfalla, nella quale i due lobi corrispondono alle ali, che sono unite al centro da una parte definita istmo. Al di sopra della tiroide e dietro si trova la laringe e al di sotto della tiroide la trachea, due tratti dell’apparato respiratorio. Nell’infanzia e nell’adolescenza la tiroide aumenta di dimensioni e, in particolare nell’età della pubertà, mostra un evidente incremento di volume. In età adulta forma, dimensioni e peso della tiroide possono variare da un individuo all’altro, anche in condizioni normali. Stimoli provenienti dall’ambiente possono influire sulle dimensioni, pur in assenza di malattie, e alcune patologie ne alterano profondamente volume e forma. Analizzando il tessuto della tiroide al microscopio, si osserva che esso è formato da strutture di cellule, definite follicoli, disposte in un unico strato intorno ad un lume ripieno di un materiale denominato colloide. Le cellule che costituiscono i follicoli hanno una forma simile a un cubo. La colloide è costituita da una proteina di grandi dimensioni, la tireoglobulina, alla quale si legano gli ormoni prodotti dalla tiroide. La struttura della ghiandola è ricca di vasi sanguigni che la mettono in comunicazione con il resto dell’organismo. Fra i follicoli sono distribuite cellule, definite parafollicolari, che producono la calcitonina, un ormone che, insieme al paratormone secreto dalle ghiandole paratiroidi, regola il metabolismo del calcio...

Test per le patologie della tiroide

Per accertare eventuali malfunzionamenti della tiroide è opportuno tenere sotto controllo alcuni cosiddetti segnali d’allarme, come le alterazioni del peso, debolezza o stanchezza, intolleranza al caldo o al freddo, i disturbi intestinali e la secchezza della pelle o delle unghie. Il corretto percorso di accertamento di un eventuale malfunzionamento della tiroide prevede che questi possibili campanelli d’allarme vengano prima di tutto approfonditi con il proprio medico o endocrinologo di fiducia. Il primo step è certamente il test di dosaggio del TSH comunemente ritenuto l’esame più accurato per analizzare l’attività della ghiandola tiroidea. Questo esame consiste semplicemente in un prelievo di sangue rivolto a testare i livelli di TSH (ormone che stimola la tiroide a produrre gli ormoni T3 – T4). Se il TSH è ridotto, significa che la ghiandola sta funzionando troppo (ipertiroidismo), in caso contrario, se presenta valori elevati, la tiroide sta lavorando troppo poco (ipotiroidismo). Alcuni anni fa i problemi tiroidei venivano individuati solo quando tali patologie arrivavano ad uno stadio avanzato, invece oggi sono disponibili metodi sofisticati in grado di dosare concentrazioni infinitesimali di TSH le quali consentono di diagnosticare eventuali disfunzioni a stadi molto prematuri, addirittura prima della comparsa dei sintomi. Grazie alla diagnosi tiroidea precoce è infatti possibile seguire per tempo una terapia personalizzata in grado di prevenire l’insorgere di problemi gravi e limitare le conseguenze sull’organismo. In caso di riscontro di ipotiroidismo potrà essere eseguito il dosaggio degli anticorpi anti-tiroide, in particolare degli Ab anti-TPO, per escludere la presenza di una tiroidite autoimmune. Solo in alcuni casi particolari, vengono effettuati esami di laboratorio più complicati, come il test al TRH, nel quale viene iniettato al paziente questo ormone che stimola l’ipofisi a...

Le patologie della Tiroide nei Bambini

Oramai è risaputo che una larga percentuale di italiani soffrono di patologie tiroidee. Se solo prendiamo in considerazione i casi di tumore possiamo osservare che negli ultimi anni sono aumentati di oltre il 200% e allo stesso modo le malattie autoimmuni si sono moltiplicate. Questi dati devono sicuramente farci riflettere. Ed in questo quadro come collocare il rapporto bambini / tiroide? Di solito le malattie tiroidee vengono diagnosticate non in tenera età, anche perché possono presentare sintomi che spesso vengono attribuiti alla crescita, all’adolescenza oppure a periodi di stress scolastico. Infatti si stima che un bambino su tre riceve la diagnosi corretta con un ritardo di 1 / 2 anni. Un gap da colmare affinando la capacità di fare diagnosi differenziale. Anche perché stanchezza, sonnolenza, ipersonnia, bradicardia o tachicardia, irritabilità e disturbi dell’umore sono i segnali delle più comuni malattie della tiroide che colpiscono i giovanissimi, soprattutto le bambine, intorno alla seconda infanzia, verso i 12 anni, complice anche lo sviluppo della maturazione sessuale. L’adolescenza e la tiroide Il momento più delicato per le patologie della tiroide è l’adolescenza quando alla ghiandola tiroidea si richiede un 30 per cento in più della propria attività, anche a causa dello sviluppo degli ormoni sessuali estrogeni e testosterone. In quel periodo è possibile osservare un rallentamento nella crescita della statura o delle alterazioni del ciclo mestruale che possono essere attribuite alla giovane età. In presenza di sintomi anche sfumati è opportuno un semplice dosaggio ormonale da effettuare su un campione di sangue. Le due patologie tiroidee più frequenti sono la tiroidite di Hashimoto, disturbo su base autoimmune che consiste nella formazione di anticorpi contro la tiroide, e forme cliniche che vedono...

Ecografia della Tiroide

Cos’è l’ecografia tiroidea? L’ecografia della tiroide o anche chiamata ecografia tiroidea è una metodica ormai molto diffusa nella pratica clinica della diagnostica tiroidea. Si tratta di  un esame non invasivo, non doloroso, che permette di studiare la tiroide, i linfonodi cervicali e le ghiandole salivari maggiori. In pratica è l’indagine di riferimento per studiare la morfologia della ghiandola e valutare il volume tiroideo. Grazie all’ecografia tiroidea è possibile individuare, tra l’altro, se sono presenti dei noduli, i quali possono essere misurati ed analizzati. L’ecografia della tiroide viene effettuata mediante uno strumento diagnostico, l’ecografo il quale è dotato di una sonda maneggiata da un medico, le informazioni ricevute vengono quindi visualizzate come immagini su un monitor. L’ecografia della tiroide fornisce informazioni sulla morfologia e sulla struttura della tiroide (indagine morfologica) ma non sulla sua funzione; in pratica l’ecografia può dire se la tiroide è piccola o grossa, se contiene noduli o meno, se è infiammata o omogenea ma non può dire se la tiroide funziona di meno (ipotirodismo), di più (ipertiroidismo) o normalmente (eutiroidismo). Pertanto la decisione se intraprendere o modificare una terapia tiroidea in atto non può esser presa solo dopo una valutazione ecografica. A cosa serve l’ecografia della tiroide o ecografia tiroidea? L’ecografia della tiroide o tiroidea è in grado di fornire informazioni precise su anatomia e vascolarizzazione della tiroide e rappresenta un passo fondamentale nella diagnostica e nel follow up terapeutico delle più importanti forme patologiche della tiroide; tra queste spiccano i tumori maligni differenziati che, fortunatamente, coprono una percentuale molto bassa delle patologie tiroidee. In assenza di un nodulo rilevabile alla palpazione, l’ecografia tiroidea va eseguita nei soggetti in cui vi sia un sospetto...

Visita endocrinologica

La visita endocrinologica è un esame totalmente indolore e non invasivo attraverso il quale un medico specialista in endocrinologia riesce ad individuare e ad analizzare le problematiche legate a eventuali disturbi ormonali. La visita endocrinologica quindi rileva eventuali disfunzioni endocrine e, in particolare, la qualità dell’azione svolta dagli ormoni secreti dalle ghiandole endocrine e immessi nel sangue. Perché è importante la visita endocrinologica? Infatti la branca dell’endocrinologia è la scienza medica che studia le ghiandole ed il prodotto che rilasciano nella circolazione sanguigna, cioè gli ormoni, i quali sono come delle “chiavi” che scorrono nel sangue finché trovano la loro “serratura”, a quel punto la chiave gira nella serratura attivando una precisa funzione metabolica. Tutte le attività del corpo umano sono controllate dagli ormoni: dalla crescita alla digestione, dalle difese immunitarie alle funzioni sessuali. Poiché un piccolo squilibrio ormonale potrebbe avere reazioni a catena, è molto importante che tutto funzioni a dovere effettuando controlli endocrinologici periodici. A cosa serve la visita endocrinologica? Come abbiamo accennato in precedenza, i diversi ruoli svolti nell’organismo dagli ormoni li rende fondamentali per garantire un funzionamento ottimale del metabolismo, degli organi e dei tessuti. L’endocrinologo si occupa di identificare e trattare patologie associate al malfunzionamento delle ghiandole che li producono, che possono contribuire all’insorgenza di malattie come l’osteoporosi, la disfunzione erettile e il diabete e a problematiche come l’infertilità e le complicanze della menopausa. La visita endocrinologica consente di verificare la presenza o meno di patologie provocate da disfunzioni e malattie legate al cattivo funzionamento delle ghiandole endocrine, quelle che producono gli ormoni e li riversano direttamente nel sangue. Come si svolge la visita endocrinologica? Nel corso della visita endocrinologica il medico endocrinologo si informa sulle disfunzioni...