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Irsutismo e farmaci antiandrogeni

L’irsutismo è quel fenomeno di crescita anomala di peli in persone di sesso femminile, in sedi dove normalmente è assente, si caratterizza in pratica con l’eccessiva crescita dei peli terminali e disposti in zone dove il loro sviluppo è minimo o assente.

L’irsutismo può essere di due tipi:

  • l’ipertricosi o anche Irsutismo androgeno-indipendente dove i peli del corpo si trovano in tutto il corpo sparsi senza concentrazione in determinate zone
  • Irsutismo androgeno-dipendente caratterizzato dal funzionamento anomalo degli ormoni androgeni porta ad una manifestazione localizzata nelle zone tipiche dei caratteri sessuali secondari.

Invece il virilismo è l’associazione di irsutismo con altri segni di mascolinizzazione ed è di solito espressione di neoplasie di alcune ghiandole endocrine.

irsutismo

Nella grande maggioranza dei casi, l’irsutismo si caratterizza come una patologia idiopatica, nella quale si esprime un’aumentata sensibilità della cute agli androgeni.
Nell’irsutismo secondario, alcune malattie endocrine (ovaio policistico, malattia di Cushing, acromegalia, tumori surrenalici ed ovarici) provocano un aumento della produzione di androgeni.
L’irsutismo iatrogeno è prodotto da farmaci come anabolizzanti, androgeni, corticosteroidi.
Prima di instaurare una terapia è opportuno accertarsi che alla base non ci sia un tumore. Qualora venisse confermata la presenza di un tumore è necessario procedere alla sua asportazione.

I farmaci indicati per il trattamento dell’irsutismo sono gli estroprogestinici ed i farmaci antia-androgeni (Ciproterone, Flutamide) da assumere per 6-12 mesi.
Da tenere presente che i farmaci anti-androgeni possono causare femminilizzazione del feto maschio nel caso in cui la donna assuma questi farmaci all’inizio della gravidanza, pertanto si consiglia sempre una visita dal proprio endocrinologo di fiducia periodicamente.

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