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Irsutismo e Ipertricosi

Oggi parliamo di un disturbo molto particolare, l’irsutismo.
In breve l’irsutismo è una presenza eccessiva (e spesso abnorme) presenza di peli in zone cutanee femminili, che generalmente invece si presentano glabre, come il volto, la cute toracica, la zona addominale, quella pubica, la dorsale e i glutei.

Invece l’ipertricosi è una situazione di oggettivo, o solo soggettivo, aumento di peli. In pratica, i peli aumentano in regioni cutanee femminili dove sono normalmente presenti. Spesso la parte interessata è quella del volto.

Scendendo maggiormente nel dettaglio vediamo che l’irsutismo è generato da una alterazione degli androgeni circolanti oppure da una differente sensibilità dei follicoli piliferi agli androgeni.
La crescita del follicolo pilifero è composta da tre fasi:

  1. anagen (fase di crescita)
  2. catagen (fase di involuzione)
  3. telogen (fase di riposo).

Gli androgeni incrementano il volume del follicolo pilifero, il diametro delle fibre del fusto, e la durata della fase anagen.
Nelle donne dunque un eccesso di androgeni comporterà un incremento della crescita di peli nelle zone androgeno-sensibili ed in particolare una perdita di peli nella regione dello scalpo riducendo in quest’area il tempo in cu il pelo è nella fase anagen.

La sindrome da eccesso di androgeni nasce dunque da uno squilibrio della crescita del pelo terminale, cioè da una differente modulazione differenziativa della ghiandola sebacea e di tutta la unità pilosebacea, che comporta proprio ad opera degli androgeni, la trasformazione del pelo vellico in pelo terminale e in generale un maggiore stimolo proliferativo della intera unità pilo-sebacea.
Esistono due condizioni caratterizzate da crescita generale della peluria che si differenziano dal vero e proprio irsutismo: la crescita della peluria androgeno-indipendente, caratterizzata dall’aumento in tutto il corpo della peluria lanugginosa, depigmentata o vellica e la ipertricosi, che si riferisce ad un incremento diffuso della crescita pilifera terminale e vellica, anche in aree non androgeno-dipendenti, causata in genere da farmaci quali fenitoina, penicillamina, diazoxide, trials antineoplastici con carboplatino e cisplatino, ciclosporine. Essa si può anche presentare in caso di patologie sistemiche quali ipotiroidismo, anoressia nervosa, malnutrizione, porfiria, dermatomiosite e sindromi paraneoplastiche.

Epidemiologia

Il metodo generalemente utilizzato per caratterizzare l’irsutismo è quello di Ferriman e Gallwey ed il 90-95% delle donne in età compresa tra 18 e 40 anni presenta un punteggio relativo a questo indice <8, una percentuale compresa tra il 5 ed il 10% lo presenta alterato considerando tutte le regioni androgeno sensibili del corpo.
La definizione dello score deve comunque considerare razza ed etnia. Le donne mediterranee hanno un punteggio medio maggiore anche se la concentrazione di androgeni circolanti non varia rispetto alle asiatiche che lo hanno minore. Inoltre, alcune donne irsute presentano, in associazione alla sindrome da eccesso di androgeni anche disfunzioni mestruali che variano dalla amenorrea ai cicli anovulatori, altre segni di virilismo (ipertrofia muscolare, ipoplasia mammaria, clitoridomegalia).

irsutismo

Conclusioni

L’Irsutismo è una patologia ormonale dovuta ad eccessiva ed anomala produzione di ormoni maschili, oppure ad una maggiore sensibilità del follicolo pilifero ad una normale quantità di ormone maschile. Sono necessari accertamenti per determinare la percentuale degli ormoni sia nel sangue che nelle urine ed, eventualmente, ecografie per valutare la morfologia di ovaia e surreni. La terapia è complessa e dipende dalle cause che hanno provocato l’Irsutismo.

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