Polimenorrea: quando il ciclo viene in anticipo
Quando una mestruazione si presenta con un anticipo di almeno tre giorni siamo in presenza della polimenorrea, un tipico disturbo del ciclo mestruale abbastanza comune.
Se il fenomeno è isolato, non capita frequentemente cioè non si ripete nei cicli successivi, non deve destare troppa preoccupazione, ed in questo caso magari la stanchezza e lo stress possono giocare un ruolo determinante.
Se invece la polimenorrea tende a ripresentarsi siamo in presenza di un caso molto diverso.
In questa specifica evenienza bisogna procedere con l’esecuzione di dosaggi ormonali per rilevare eventuali alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio.
Frequentemente il problema è legato ad una “insufficienza luteale” ovvero ad una inadeguata produzione di progesterone da parte dell’ovaio nella seconda parte del ciclo mestruale. Invece ulteriori possibili cause possono essere iperprolattinemia, alterazioni tiroidee e così via.
Cause di polimenorrea
La polimenorrea è causata da una riduzione dello stadio proliferativo (chiamata anche fase preovulatoria) oppure da una diminuzione della fase secretiva (definita invece fase postovulatoria): il primo caso non deve destare preoccupazioni, mentre il secondo potrebbe essere, nei casi più gravi, spia d’infertilità (la donna non riesce a portare a termine la gravidanza).
In più è stato registrato da un punti di vista statistico che le donne con malattie cardiache sono predisposte maggiormente a manifestare polimenorrea. Il fenomeno può essere influenzato da un’alterazione a livello dell’endometrio: quando la mucosa della cavità interna uterina (cioè l’endometrio) non risponde più correttamente ad uno stimolo ormonale può comparire polimenorrea. Anche le modulazioni endocrine possono concorrere all’accorciamento del periodo tra una mestruazione e l’altra, così come la presenza di neoplasie uterine (es. fibromi): in genere, la presenza di miomi è associata anche a metrorragia e menorragia.
Incidenza di polimenorrea
La polimenorrea si presenta in una percentuale del 13% delle bambine durante il primo anno del menarca, cioè nel periodo che coincide con la prima mestruazione: l’organismo deve ancora equilibrare il proprio assetto ormonale e necessita un po’ di tempo per assestarsi.
Nel secondo anno dalla manifestazione del primo ciclo ovarico, la polimenorrea si verifica nel 7,5% dei casi, per scendere al 6% nel terzo anno.
Quando la polimenorrea si presenta all’inizio dell’età fertile, non dovrebbe provocare conseguenze all’interno dell’organismo: in genere, i cicli mestruali ravvicinati delle piccole donne sono caratterizzati da una breve fase follicolare, ma l’ovulazione ed il ciclo ovarico sono regolari ed adeguate. Oltretutto, nelle giovani donne, la polimenorrea è spesso associata ad ipermenorrea, vale a dire ad un ciclo abbondante e di lunga durata. Nelle donne di età adulta, d’altra parte, la polimenorrea è spesso correlata ad un’alterazione della produzione di progesterone, la quale coincide con la fase luteale (o secretiva) del ciclo mestruale.
In più le alterazioni a carico della tiroide e l’aumento della prolattina nel sangue (iperprolattinemia) rappresentano altri fattori che potrebbero favorire polimenorrea.
Quando è preoccupante polimenorrea
Come abbiamo visto la polimenorrea nella donna adulta è un fenomeno non consueto e soprattutto abbastanza sopradico, e di solito non crea complicazioni; tuttavia quando si presenti di frequente, alternando periodi di regolarità del ciclo, oppure la donna verifica sintomi strani è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico di fiducia.
L’accorciamento della fase intermestruale potrebbe essere spia di patologie nascoste ed asintomatiche: l’anovulazione (la mancata ovulazione) e l’irregolarità mestruale sono le cause che maggiormente incidono sulla manifestazione della polimenorrea.
È bene sottolineare che non sempre il sanguinamento vaginale è indice di mestruazione: in alcuni casi l’emorragia potrebbe essere interpretata come mestruazione, quando invece si tratta di ben altro. Nei casi più gravi, ma purtroppo non rari, la necrosi degli strati superficiali dell’endometrio, che si manifesta con possibile sanguinamento intermestruale, potrebbe essere equivocata con la polimenorrea: in questi casi le cellule endometriali non sono più correttamente ossigenate a causa dell’iperestrogenismo (il sanguinamento è quindi imputabile all’iper-secrezione di estrogeni nell’organismo).
Per maggiori informazioni o se avete dubbi sulle cause anticipo mestruazioni chiamate sempre il vostro endocrinologo di fiducia 🙂
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